Goldoni stesso aveva sperimentato sulla propria pelle “le pessime conseguenze di questo affannoso piacere”, frequentatore assiduo dei Ridotti, locali annessi ai teatri destinati ai vari tipi di gioco, diffusissimi nella Venezia del Settecento. Da questo prende avvio la commedia scritta sul finire del 1750: al centro della vicenda sta Florindo, che divorato dalla passione per il gioco perde tutto: i soldi, le amicizie, l’amore della promessa sposa Rosaura, che pure ama sinceramente, e non esita a promettere di sposare la vecchia e ricca Gandolfa pur di ottenere i soldi per giocare ancora e continuare a sognare, come tutti i giocatori universali, la “vincita favolosa” che gli permetterà di abbandonare il tavolo verde. Un capitolo goldoniano che racconta con leggerezza vizi ed ipocrisie umane, diretto da Roberto Valerio con la capacità di far dialogare storie e personaggi con il tempo presente.
di Carlo Goldoni
adattamento e regia Roberto Valerio
scene e costumi Guido Fiorato
musiche originali Mimosa Campironi
luci Emiliano Pona
con Alessandro Averone, Alvia Reale, Nicola Rignanese, Roberto Valerio, Mimosa Campironi, Massimo Grigò, Luigi Tabita, ed altri interpreti in via di definizione
produzione ATP Teatri di Pistoia – Centro di Produzione Teatrale