Natalino Balasso
Natalino Balasso torna al Fraschini con una commedia di Eduardo De Filippo. Il nuovo allestimento, realizzato in occasione dei quarant’anni dalla scomparsa dell’autore, è diretto da Gabriele Russo e vede nel cast anche un interprete d’eccezione come Michele Di Mauro.
Una messa in scena che omaggia e rinnova un testo ormai classico, esplorando le nuove possibilità all’interno delle trame e dei temi presenti nell’opera, al di là dei confini dialettali e regionali. Al centro della regia di Russo c’è una metafora tratta da De Filippo: il trampolino. La tradizione, sosteneva Eduardo rivolgendosi ai più giovani, non va intesa come una gabbia, ma come un trampolino. Nello spettacolo questa metafora sarà oggetto concreto della scena, il trampolino sarà non solo un elemento fisico, ma anche un simbolo potente. Rappresenterà il luogo delle visioni e delle sparizioni, uno spazio sospeso in cui il reale e il fantastico si intrecciano, le paure si realizzano o svaniscono nel nulla. Sarà il punto di partenza per esplorare nuove prospettive all’interno della storia e dei personaggi, permettendo così al pubblico di immergersi nell’oggi de La Grande Magia che fu.
Sinossi
Calogero Di Spelta, marito tradito, con la sua mania per il controllo e la sua incapacità di amare e fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell’uomo contemporaneo nell’ambito delle relazioni.
Un uomo mosso da un sentimento ossessivo, smarrito in un mondo che sembra altrettanto confuso, con la costante esigenza di aggrapparsi a certezze granitiche, a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola. Un luogo chiuso interpretato da Di Spelta come luogo sicuro, una seconda prigione come soluzione per la sua relazione, per sconfiggere le proprie paure, le proprie incertezze e le ossessioni che permeano la nostra società moderna.
Dall’altro lato, Otto Marvuglia, mago e manipolatore, personaggio meno “dolce” in scrittura di quanto non lo sia in scena quando ammorbidito dall’interpretazione dallo stesso Eduardo. Il Marvuglia/illusione, il Marvuglia/realtà, il Marvuglia/impostore sono le facce sempre diverse ed interscambiabili che modificano il contesto e la percezione della realtà di Girolamo Di Spelta, ne consegue un continuo cortocircuito che confonde il piano dell’illusione con quello della realtà, destabilizzando i personaggi stessi e gli spettatori. Smarriti i personaggi, smarriti gli spettatori, smarriti gli uomini e le donne di oggi, smarriti nelle relazioni, smarriti nel continuo fondersi del vero e del falso. Cosa è vero? Cosa è falso?
LA GRANDE MAGIA
Di – Eduardo de Filippo
Con – Natalino Balasso
regia Gabriele Russo
con Natalino Balasso e Michele Di Mauro
e con Veronica D’Elia, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Sabrina Scuccimarra, Manuel Severino, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo
scene Roberto Crea
luci Pasquale Mari
costumi Giuseppe Avallone
musiche e progetto sonoro Antonio Della Ragione
Foto di scena: Flavia Tartaglia
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
Durata 120 minuti